L’idea è semplice: i ragazzi autistici hanno bisogno di condividere il tempo libero con i coetanei.

Perché questo avvenga è necessario un contesto che promuova e sostenga il progetto e la disponibilità di giovani a mettersi in gioco.

Amicizia è un progetto rivolto a persone con disabilità relazionali e/o con deficit cognitivo in occasione del sabato pomeriggio o in alternativa in un momento specifico nel fine settimana.
Questo non significa che esse siano solo fruitori di quanto pensato dagli educatori, ma che siano parte attiva nel proporre attività e luoghi di proprio interesse.
Gli educatori programmano così in occasione della riunione di equipe mensile, sia momenti all’interno dell’Associazione Officina 025, sia gite sul territorio affinché i partecipanti possano prendere parte a nuove esperienze di vita e conoscere la bellezza di posti che la natura offre. In ogni occasione sono sempre presenti due educatori, per quanto possibile, un educatore ed un’educatrice.
Questo progetto è nato alcuni anni fa con il contributo della Fondazione Varesotto, ed ora è una proposta per tutti i ragazzi che vogliano sperimentarsi e scoprire quanto di buono si può fare ed imparare, insieme ai ragazzi autistici.

 Officina 025 si mette a disposizione di coloro che vogliano accogliere questa richiesta.

 Abbiamo bisogno di volontari e di sostegno perché il progetto viva e si rinnovi.

 Chiediamo alle scuole superiori ed a tutte le persone sensibili di promuovere questa iniziativa. Chi fosse interessato ci contatti all’indirizzo dell’associazione.

Descrizione del progetto

Progetto “Amicizia”

“Trasformare il tempo libero in occasione di esperienza e condivisione tra ragazzi autistici/con disabilità relazionale ed i coetanei all’interno del tessuto sociale del territorio”.

Gli incontri vengono effettuati sia all’interno degli spazi di Officina 025 (dotata di cucina, di spazi per esperienze di tipo laboratoriale e di una palestra concessa in uso dal Comune), che sul territorio, approfittando delle occasioni di aggregazione locali (quali feste, mostre…) ovvero delle possibilità di escursione (gite in montagna, parchi, laghi) e delle proposte ludiche (bowling, minigolf…).

OBIETTIVI

L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo di relazioni umane significative tra la persona disabile ed i coetanei da vivere nel più ampio contesto sociale, creando situazioni di conoscenza reciproca e di incremento delle autonomie.

STRATEGIE

I componenti dell’equipe educativa (tendenzialmente 4), in sinergia con i genitori ed i volontari, conducono il gruppo dei ragazzi con un’azione rivolta sia all’interno che all’esterno.
All’interno, strutturando gli incontri del w.e. (che possono essere di due o più ore fino ad arrivare all’intero w.e.) secondo i bisogni ed i desideri espressi dal gruppo di ragazzi, disabili e volontari, già costituito (ma ampliabile) e confrontandosi periodicamente con i volontari per formarli a svolgere in modo efficace il loro intervento.
All’esterno, prendendo contatti con le varie realtà presenti sul territorio per verificare le possibilità di interazione, rapportandosi con le scuole di appartenenza dei volontari perché l’esperienza sia arricchente e caratterizzata da sufficiente stabilità ed infine confrontandosi con le comunità di appartenenza di alcuni disabili perché l’esperienza si leghi al percorso all’interno della struttura.
Sarà inoltre cura degli educatori, unitamente ai genitori, organizzare occasioni di conoscenza da parte delle realtà sensibili del territorio nell’ottica di avere maggiore stimolo e supporto alle attività del progetto.

RISULTATI

Apprendimento dei tempi e modi per relazionarsi con l’altro, contenimento delle dinamiche disfunzionali, incremento delle autonomie dei singoli, maggiore apertura delle realtà locali rispetto alle dinamiche delle persone con difficoltà.

ATTENZIONE