Caro Babbo Natale,
questa è la nostra lista dei desideri per l’anno nuovo, aiutaci a realizzarne qualcuno.
Vorremmo che l’associazione di cui facciamo parte raccolga sempre più soci e che i soci si sentano coinvolti e si possano dedicare all’associazione, anche una sola ora all’anno, nelle attività che riusciremo ad organizzare…
Vorremmo che i soci e volontari che già fanno molto non si scoraggino mai davanti alla fatica e alle difficoltà, o anche solo quando non hanno risposte…
Vorremmo che i nostri preziosi collaboratori che ci supportano nei laboratori-gioco stiano sempre in salute, perché sono in prima linea nella gestione delle attività…
Vorremmo che i bambini e i ragazzi che partecipano ai laboratori-gioco si sentano accolti, stiano bene insieme, si divertano, si riescano ad esprimere e a farsi dei nuovi amici…
Vorremmo che i genitori si riescano ad aprire di più e a partecipare ai gruppi di mutuo aiuto, vincendo la riservatezza e la paura di raccontarsi, come già altri hanno fatto…
Vorremmo che chi crede in noi e ci ha visto all’opera continui a sostenerci in tutti i modi mettendoci a disposizione risorse di tempo, di spazi e perché no, anche economiche…
Vorremmo che l’amministrazione pubblica, a tutti i livelli, non riduca ad una corsa ad ostacoli il percorso che le famiglie con un problema di fragilità relazionale al loro interno si trovano ad affrontare…
Vorremmo che …
Vorremmo che tutto questo non fosse necessario, perché vorrebbe dire che la presa di coscienza delle persone su un problema come l’autismo è già insita in esse…
Oppure che l’autismo non esistesse…
Ma sarebbe troppo … anche per Babbo Natale.